L’importanza delle abilità tecniche per un lottatore di MMA, diventa significativa solo quando si confrontano le sue abilità con lo standard di livello mondiale e tale confronto rappresenta una componente critica di tutto il processo.
Infatti, un po’ come succede con il proprio peso corporeo quando si dà troppa importanza al numero sulla bilancia senza considerare le percentuali di massa grassa e di massa muscolare, non ci si può semplicemente focalizzare sul record di vittorie e sconfitte che ha ottenuto il fighter in quanto questo tipo di score non corrisponde sempre ad una buona interpretazione delle abilità tecniche.
Semmai rappresenta solamente una misura non contestualizzata delle proprie “prestazioni”.
Può capitare infatti che alcuni lottatori abbiano abilità tecniche elevate ma hanno comunque uno score negativo a causa di continui accoppiamenti svantaggiosi o a causa del poco preavviso dalla convocazione in un match che gli compromette il raggiungimento della prestazione di picco.
Oppure può capitare, invece, che altri lottatori con basse abilità tecniche, trovano svariati modi per vincere grazie alla loro forma fisica, alla loro resistenza o addirittura grazie ad accoppiamenti favorevoli.
Per valutare le abilità tecniche necessarie ad un lottatore di MMA, come già detto nelle scorse puntate, è importante quindi considerare che tale disciplina si è evoluta rapidamente dal repentino mixaggio di diversi sport da combattimento in un periodo di tempo relativamente breve.
La combinazione di queste diverse discipline rende le MMA altamente complesse per natura, ed il tutto viene enfatizzato ancor di più se consideriamo con ogni sport da combattimento richiede le proprie tecniche e abilità uniche.
Come mostrato in questo grafico qui sopra, per aiutare coach e fighter ad ottimizzare la valutazione delle abilità tecniche e delle loro criticità specifiche e di conseguenza definire meglio le aree di miglioramento, in UFC Performance Institute hanno definito undici categorie che racchiudono le principali abilità tecniche richieste dalle MMA oggi.
Le tecniche di STRIKING, WRESTLING e GRAPPLING (cerchi in verde) rappresentano tecniche che potrebbero essere tratte da qualsiasi delle arti marziali fondamentali corrispondenti.
Se un’atleta dovesse allenarsi solo in queste arti marziali, potrebbe avere un insieme abbastanza completo di abilità.
Tuttavia, da queste abilità si sono successivamente evolute anche tecniche uniche e specifiche delle MMA (cerchio in rosso), come lo striking a terra o il wrestling a parete, che si sono sviluppate man mano fin dagli inizi di questo sport a causa dell'ambiente in cui si svolgono i combattimenti, ovvero l'ottagono, e anche delle regole e dei criteri di punteggio unici delle MMA.
È fondamentale che tutti i lottatori abbiano un livello di competenza sufficientemente elevato in queste categorie in modo da non avere un'area che potrebbe diventare un vantaggio importante per un avversario.
Affinché tutto ciò avvenga, è importante che un lottatore non si valuti mai da solo, bensì si faccia supportare dai tecnici e dai preparatori nei propri settori di competenza così da ottenere sempre una prospettiva esterna ed oggettiva.
Ad esempio, per quanto mi riguarda ogni atleta che viene seguito da me sulla preparazione atletica viene sempre prima testato a 360° passando dallo scrutinio del movimento funzionale, ai test atletici di tipo generale come forza massima, capacità aerobica, calcolo delle curve di espressione di potenza fino ai test specifici come, ad esempio, la reattività di cambio direzione o la potenza impressa dal gesto atletico come un calcio o un pugno.
Ma tornando sull’argomento di questo articolo, abbiamo quindi compreso che la valutazione delle abilità tecniche rappresenta una componente critica del processo di formazione di un lottatore in quanto consente ai coach e ai lottatori di capire meglio i loro standard attuali e di conseguenza definire la programmazione degli allenamenti futuri in base alle aree che necessitano di miglioramento.
Infatti, nel volume due redatto dalla UFC Performance Institute, viene fornita una panoramica dei metodi utilizzati per condurre una valutazione completa delle abilità tecniche dei lottatori nelle MMA.
Ci sono ovviamente diversi fattori da considerare a monte di tutte le valutazioni, come il record nelle MMA e in altri sport da combattimento, la storia agonistica amatoriale, l'età biologica e di allenamento, gli obiettivi, le potenzialità e lo storico infortuni, ma le 11 aree tecniche viste bel grafico precedente ci faranno da guida per strutturare la valutazione di un fighter in tutte le rispettive aree di MMA, così come la capacità di combinarle con successo.
Ogni area tecnica è stata inoltre scomposta per essere valutata singolarmente e, per rendere il tutto il più oggettivo possibile, alle aree tecniche viene assegnato un punteggio che va da 1 a 10 per ciascuna delle proprie quattro sotto-categorie, per poi calcolarne la media complessiva.
Per comprendere meglio come procedere in questa analisi delle abilità tecniche, qui vi mostro un risultato di esempio effettuato su un lottatore per l’abilità tecnica specifica inerente l’attacco nel wrestling a parete.
È in inglese ma vi traduco io cosa hanno analizzato:
Per parere personale però, mi è dispiaciuto molto non trovare in questa analisi, o almeno, non è presente in questa sezione specifica del volume 2, il fatto che non hanno fornito un metro di misura specifico per effettuare una valutazione ben delineata di tali abilità tecniche.
Nello specifico come viene identificato il livello 1 ed il livello 10 di queste abilità? Cosa deve riuscire a fare un lottatore per ottenere un 10 in una determinata abilità? All’interno di questa sezione del volume 2, ahimè non è dato saperlo.
In merito a questo mio commento c’è però anche da considerare che io NON sono un preparatore tecnico di MMA, ma un preparatore atletico e, occupandomi quindi nello specifico dell’incremento delle capacità condizionali, con ogni probabilità chiunque di voi istruttori di MMA, a differenza mia, potrebbe riuscire comunque ad effettuare una valutazione di queste abilità in modo oggettivo e secondo questi parametri diffusi dalla UFC Performance Institute. Avendo la voglia di dire il vostro parere, siete liberi di farlo qui sotto nei commenti.
Una volta effettuata la valutazione oggettiva di tutte le abilità, quello che verrà fuori potrebbe essere un grafico del genere e sarà quindi possibile progettare un piano di allenamento basato sui punti di forza e di debolezza del combattente per ottenere prestazioni competitive ottimali.
Piccola parentesi, come è corretto che sia, voglio far presente che questo tipo di valutazione appena mostratavi è di esclusiva proprietà intellettuale di Dean Amansinger, head coach della UFC Performance Institute, nonché co-creatore dell’analisi del modello prestativo delle MMA.
Tornando a noi, in un mondo dell’allenamento perfetto, questo processo di valutazione dovrebbe avvenire, quantomeno all’inizio di un percorso professionistico ed in off-season, ovvero in un momento temporalmente abbastanza lontano da una qualsiasi competizione.
Successivamente si continuerà poi a svolgere queste valutazioni in modo un po’ più informale durante la preparazione del combattimento giusto per tenere traccia della strada che si sta percorrendo ed eventualmente aggiustare il tiro.
Ma perché farlo in off-season? La risposta è semplice ed è dovuto per permettere al fighter di avere abbastanza tempo a disposizione per lavorare sulle abilità che devono essere migliorate come, ad esempio, sui punti di forza precisi da applicare il base al prossimo possibile avversario.
Tutto ciò, potrà ovviamente essere effettuato tramite la collaborazione con diversi allenatori specializzati in discipline specifiche.
Ciò che vi mostro qui è invece un esempio della suddivisione nella settimana progettata proprio per valutare tutte le abilità utilizzate nelle MMA. Come potete notare viene definita anche l’intensità di lavoro che dovrà essere mantenuta nell’arco delle varie sessioni e vengono inseriti dei tempi di recupero in modo ben definito.
Questo tipo di suddivisione e ben precisa non viene effettuata a caso, bensì è stata creata proprio per far sì che le varie sessioni siano tutte essere di alta qualità e conformi alle reali situazioni che si presenteranno in gara.
Inoltre grazie a questo tipo di suddivisione sì evita di accumulare troppa fatica residua, riducendo quindi il rischio di calo delle prestazioni nel fine settimana.
Ciò che avete appena visto, avviene anche nella preparazione atletica che faccio fare ai miei atleti. Ogni allenamento non è a sé stante, bensì deve essere proporzionato rispetto alle altre sessioni di allenamento settimanale e all’interno del microciclo. Ed all’interno dell’allenamento stesso devono essere date delle priorità a determinate capacità condizionali prima di altre, pena il basso rendimento su alcune parti dell’allenamento che non risulterebbero più allenanti come richiesto.
Per farvi un esempio classico attività di tipo anaerobico alattacido e incentrati sulla reattività non potrò mai metterle a fine allenamento dopo delle attività specifiche per aumentare la capacità o la potenza aerobica.
Ovviamente la suddivisione settimanale esposta qui sopra non è standard bensì potrà essere modificata, aumentando o diminuendo il volume e l’intensità allenanti, in base alla preparazione fisica del lottatore.
Lo scopo di identificare numericamente il valore delle varie abilità tecniche non è solo per comprendere i punti di forza e di debolezza fini a se stessi, bensì per ottenere anche una valutazione breve, ma efficace, di ciascuna abilità utilizzata da poter confrontare con altri lottatori della stessa categoria di peso e con livelli di abilità simili.
Da ciò si può presupporre che, al netto di casi particolari come i combattimenti di trilogia o gli short-notice, in UFC utilizzino anche questi parametri oggettivi per creare gli accoppiamenti dei match in modo da renderli il più equilibrati possibili.
Bene, ragazzi… questa articolo finisce qui e a questo punto vi do appuntamento al prossimo articolo dove parleremo di valutazione e diagnosi delle capacità condizionali, anch’esse molto importanti tanto quanto le abilità tecniche perché, come dice Duncan French, Sport Performance Specialist nonché vicepresidente della UFC performance institute, “Se non valuti, stai tirando ad indovinare!!!”
Restate sintonizzati
PER ASPERA AD ASTRA
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